A volte le aziende, specialmente quelle medio piccole, sottovalutano l’importanza della propria identità sul mercato: come i potenziali clienti percepiscono (visivamente) l’azienda e i suoi valori.
Nell’era della comunicazione e in un mercato che ha internet e i social media come cardine, la rappresentazione visiva è praticamente ,se non tutto, il 99% del percepito.
Numerose società che analizzano il mercato ma anche noi stessi (se riflettiamo bene), ci siamo trovati a privilegiare un servizio o un prodotto (a parità di qualità concreta), scegliendolo perché ha un’immagine migliore.
Quando parlo di immagine mi riferisco di preciso a come si presenta: logo, qualità della comunicazione, progetto degli advertising ecc… Ci sono numerosi esempi ecclatanti in merito, ma questa volta non voglio elencarli. Preferisco stimolare una considerazione basata sulla nostra esperienza personale, cercando di analizzare in particolare quanto valore ha ciò detto, soprattutto oggi, nell’epoca digitale.
Se ci focalizzassimo sul fatto che ci troviamo a competere con il nostro prodotto o servizio su una scala globale, ci renderemmo conto della quantità di volte che verremmo confrontati con i nostri competitors. Anche se idealmente sappiamo offrire un prodotto migliore rispetto alla concorrenza, c’è il serio rischio di non essere nemmeno presi in considerazione se la qualità della nostra immagine non fosse all’altezza.
Il tempo è denaro
Questa frase è inculcata in noi fin da piccoli. Il tempo, già… Se ragionassimo in un ottica di tempo e della velocità con cui oggi le informazioni si propagano, diventerebbe immediatamente lampante che il tempo a nostra disposizione per far passare un messaggio è infinitesimo. Di conseguenza possiamo facilmente immaginare quanto sia importante produrre un buon messaggio, presentato in modo decente per ottenere un risultato sufficiente. Però la sufficienza non garantisce risultati nell’epoca di internet.
Quali sono gli elementi che ci permettono di creare un ottimo messaggio che faccia breccia nel pubblico dei nostri potenziali clienti e si distingua dai concorrenti? Innanzitutto i nostri messaggi devono essere coerenti: i colori, i font, insomma tutta la parte visiva deve essere immediatamente riconducibile ad un’unica fonte. Nel senso che a colpo d’occhio, l’osservatore casuale, deve poter riconoscere che l’origine di tutti i messaggi è la stessa. Anche il tono di voce deve essere coerente con il messaggio e con i valori di marca che vogliamo condividere.
Il messaggio deve inoltre essere riconoscibile, distinguibile dalla massa. Devo poter comunicare l’unicità della nostra marca. E per fare ciò lo dobbiamo trasmettere attraverso il vestito che ci mettiamo. Perché è vero che la forma è sostanza e in comunicazione l’abito fa il monaco.
Il sito web me lo faccio fare da mio cugino
La fase di design e di messa in pratica di tutto quello che ho raccontato finora, deve essere curata nei minimi dettagli e affidata ad un professionista. Troppe volte le aziende trascurano la fase di design visivo, delegando il progetto ad improvvisati che promettono e poi non mantengono.
Purtroppo la tecnologia ha portato in dote anche una banalizzazione della fase progettuale nell’ambito della comunicazione visiva, ci sono stati troppi ‘cugini’ del titolare di turno che si si sono improvvisati guru del design. E se vale ancora la suggestione che il tempo è denaro, basta chiedere agli imprenditori che si sono lasciati suggestionare da amici o parenti che hanno promesso loro miracoli… provate a chiedere poi come hanno recuperato tutto il tempo perso (e i soldi persi) per la mancata consegna o per un progetto scadente. Nella migliore delle ipotesi hanno dovuto ricominciare il lavoro di design da zero, affidando un nuovo incarico ad un professionista. Nella peggiore delle ipotesi hanno rinunciato ad una brand identity e sono ancora lì a chiedersi il perché delle loro difficoltà a sfondare 😏.